Il ragazzo del letto tre non si era ancora mosso. Forse era morto, e questa volta per davvero. Stava lungo lungo, dritto e stretto, avvolto da uno spesso lenzuolo di cotone. Senza una gamba era più simile a un utensile appuntito che a un essere senziente. “Senziente poi”, sbuffò, “un punteruolo, uno spillo, un ferro da calza”, si arruffavano i pensieri. “Meglio aver perso il piede! Come ci si siede quando manca la coscia? Le chiappe sanno cosa fare? No che non lo sanno e così o cadi…o trascorri una vita in bilico, sorretto dalla paura.”.
Contò ancora i letti: 10. L’uomo era una Unità, di questo ne era certo. E lui ora era un volgare 9 e mezzo: 1 testa, 1 busto, 2 mani, 2 braccia, 2 gambe, 1 solo piede e un’appendice dotata di falangi. Sproporzionato, ecco! Privo di equilibrio. Si sarebbe fatto crescere i baffi. Si toccò con le dita la guancia e fece scorrere i polpastrelli lungo il bordo del labbro superiore. “Sì, un bel paio di baffi folti e impomatati. I baffi sistemano sempre tutto.”
L’uomo magro lo scrutava con il terzo occhio, teneva stretta una croce con la mano destra e con la sinistra si toccava le vergogne.
“Chissà che avrà visto con quel terzo occhio!”
Mancavano 6 minuti e 35 secondi al giro di ronda.
Immolarsi per la patria… era veramente questo quello che stava facendo? O stava fuggendo, ora claudicante e incompleto, dai conti da pagare, dalle responsabilità quotidiane e da quel noioso dazio di dover trovare una direzione definita.
Mancavano 2 minuti e 12 secondi al giro di ronda.
Dottore, infermiera e uno psicologo troppo giovane per essere esperto in faccende della mente indugiavano sulla soglia.
3 secondi.
Sorrisi, clisteri, antipsicotici.
Il primo a crollare fu il “Nazareno”, si addormentò supino in meno di 5 minuti, poi fu del “Granchio” l’onore di farsi legare al letto: cinghie di cuoio come amanti. Quindi avanzarono verso il tenente senza un piede.
- Come si sente oggi? Incubi?
Il soldato non parlava, non lo faceva mai. Mesi prima, mentre cercava di mettere in salvo una bambina, lei era esplosa all'improvviso. Della piccola non era rimasto altro che un dito ed egli lo stringeva ancora forte nella sua mano sinistra, come fosse il suo.
- Ha provato a fare due passi?
Niente. Aveva le pupille dilatate di un nero senza alcun bagliore. Il soldato ci si era raggomitolato dentro, aveva curvato la sua esistenza in quel vuoto e l’aveva ricomposta con frammenti di realtà
- Addormentalo, ordinò il dottore
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Ps: racconto fuori concorso perché troppo lungo