"La notte era calata da ore. L’afa aveva lasciato
spazio a un venticello leggero, quasi inutile. La città si era spenta e tutti si
erano mossi verso la campagna per passeggiare sotto un cielo limpido e scuro.
Quelli che erano rimasti, schiacciati dalla consuetudine o pigri di natura, si
barricavano in casa, condizionando sia l’aria che loro stessi. Tra questi, i
meno fortunati aprivano la porta di qualche minuscolo terrazzino, ungendosi e
ungendosi per non essere divorati da zanzare tropico-nostrane, demoni amanti
dell’uomo fritto e servito. Sacrificati su sedute il più delle volte scomode,
agonizzavano, osservando le tenebre o la televisione con medesimo interesse. Era
una tipica sera del fiacco luglio padano."
Da "L'enigma delle anime perdute" di Manuela Paric'
Immagine di Alberto Bottura.
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