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venerdì 27 marzo 2020

La guarigione


















Quando scenderò dalla montagna
sul sentiero le farfalle balleranno
Quando scenderò
il sole avrà sciolto la neve
e l'acqua canterà canzoni al ramarro
Quando scenderò
tutto sarà aria erba e sole
Quando scenderò
quando scenderò dalla montagna
i capelli saranno lucidi e neri
e l'occhio affilato
e i passi lunghi attraverseranno
le valli e gli oceani
e punterò i talloni
sul fondo dei laghi
e soffierò e soffierò sulle nuvole
che coprono la luna
e sarà luna
e sarà sole
e stelle
quando scenderò dalla montagna.


Manuela Paric'
Anno 2006

mercoledì 2 luglio 2014

Poesia - Degenza

Macerie in ospedale,
pezzi di gambe, di dita, di cuore.

Arti che non vedrò mai crescere
e occhi neri, obliqui, lontani.

Così ho scordato di te.
Balia e badante dei nostri affetti.

Manuela Paric’ - 2014

giovedì 3 aprile 2014

Poesia: Cammino

Si raccoglie la terra
caduta dalle scarpe
di passo in passo
di piede in piede
tra le strade di ieri

Manuela Paric' - 2001

lunedì 3 giugno 2013

IL ROMPIBALLE - Poesia scritta all'età di 6 anni.

Rispolvero un mio grande classico. Avevo 6 anni, un amico dei miei genitori veniva spesso a trovarci costringendoci, a volte, a rimanere in silenzio fingendo di non essere in casa...eravamo stremati.

IL ROMPIBALLE

Il rompiballe è uno che DOMANI è qui
e che DOPODOMANI è ancora qui.

Manuela Paric', 1981

domenica 28 aprile 2013

Poesia: pensieri lievi.

Oggi il cielo è meno grigio. Ho pensato a Rebecca, al lavoro, alle cose da fare. Ho dimenticato la leggerezza e così, con piglio rivoluzionario, ho riletto una poesia che avevo scritto nel 2004. Me ne sono ricordata perché mi piacerebbe poterla riscrivere. Non posso.


Qualcosa dovrà pur accadere
E nell'attesa
Mi trovo a pensarti
Sorrido
Senza dormire più


Manuela Paric', 2004

lunedì 8 aprile 2013

Poesia: A mia madre




Miti correnti
dietro occhi nocciola
e ruscelli
animali
e anime.

Quando ti guardo madre,

sono due le mani che osservo
diverse da ieri
simili a ieri
vicine.


Manuela Paric' 2006









Quadro di Pia Camporese

sabato 30 marzo 2013

Poesia: La lunga malattia di nonna


La lunga malattia di nonna

domani arriva, sotto la luce, sotto la neve, sotto il sale
inesorabilmente
portato dagli angeli o portato dal vento
e la vagina non è più vagina
e il corpo non ha più ne pudore ne forma.

mi dicevi che c'erano le nuvole
ed io le immaginavo, nascoste tra i tuoi sogni inquieti,
accasciate dietro al dolore.

e gli occhi non erano più occhi
ed i pensieri non erano che i tuoi.
le lenzuola bianche, i capelli spettinati,
tutta una vita.

saranno mie le tue parole,
almeno per un pò.
Insieme ai ricordi, insieme alle voci,
insieme.



25 luglio 2006 di Manuela Paric'