mercoledì 26 marzo 2014

Blog Tour: Riccardo Bruni.

Intervista a Riccardo Bruni. Giornalista, scrittore, amante della musica e del buon cinema…che dire? Benvenuto!


1.       Parlaci di te, ma fallo come se fosse il protagonista principale del tuo romanzo “Zona d’ombra” a descriverti. (Pentito?) Cogli anche l’occasione per illustrarci il romanzo e raccontarci i sordidi retroscena della tua produzione.

Fabrizio Baraldi: “Bruni? Lo conosco come collega. Mi piace il modo in cui è in grado di scrivere un pezzo sul punteruolo rosso con lo stesso registro e la stessa tensione di uno che sta scrivendo un reportage da una zona di guerra. Peccato che sia così pigro. Una sera l’ho visto in un cinema. Era da solo, con un sacchetto di noccioline dolci che ha aperto solo quando è iniziato il film. Ho pensato che a guardarlo così era un tizio ordinario, il soggetto ideale per essere reclutato da certa gente. È uno di quelli che alla fine del film resta a leggere tutti i titoli di coda. E per farlo serve autocontrollo.”
Fabrizio Baraldi è uno dei protagonisti del romanzo. È un giornalista ambizioso, ma non si trova bene con “certe regole del gioco” e per questo finisce col farsi mettere da parte. Ma proprio nel momento in cui tutto sembra cadergli addosso arriva una strana proposta, un lavoro apparentemente tranquillo che lo porterà invece a seguire una storia dalle implicazioni incredibili. La sua indagine che riguarda la morte di Zerman, il leader del Fronte Nazionalista del Triveneto, è il primo nucleo della storia sul quale ho iniziato a lavorare.

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