domenica 27 ottobre 2019

Probabilmente in un B.movie...morivo.

Inverno, notte.
Nel cielo nessuna stella. 
Un vento lieve muove le foglie dei platani e un unico lampione illumina la via come fosse la luna. 
Io sono a letto, stanca. Pensieri morbidi mi stanno portando verso l'oblio. I gatti dormono acciambellati sulla trapunta, il cellulare è spento e tutto è pace. 
BUMBUMBUM 
Un forte rumore interrompe la quiete. 
Ho gli occhi ancora chiusi, il cuore che trema e una intensa sensazione di disagio. "Sarà stato un incubo" penso, come quando si sogna di cadere e si inarca la schiena e ci si sente scimmie e cadaveri contemporaneamente. Decido di non fare niente e provare ad addormentarmi.
BUMBUMBUM 
Improvviso, forte, crudele, il rumore spezza l'aria, ancora. 
I gatti si svegliano e saltano scomposti, elastici e magici. Io scatto in piedi con meno fermezza, accendo la luce e corro verso il salotto. Il baccano non è ancora cessato. Temo sia entrato un animale. "Devo salvarlo". Arrivo in salotto, il rumore smette. Tutto tace. Non capisco. Cerco ovunque la presenza di un intruso, piccolo o grande. Controllo la porta di casa, tremo al pensiero che sia aperta. Impallidisco alla sola idea di dover lottare o supplicare per sopravvivere. Apro tutte le stanze, guardo sotto i tavoli, ricontrollo la porta, scuoto le spalle, faccio un mezzo sorriso e torno a letto. Appoggio la testa sul cuscino e BUMBUMBUM... ancora il rumore. 
Agisco in fretta, al buio. Striscio lungo il corridoio, mi sento nella giungla, in guerra, il pavimento è freddo, quasi umido. Ora, più forte del rumore, nelle orecchie ho i battiti del mio cuore. La bocca è asciutta, ogni senso è allertato. Sono quasi arrivata, esito dietro lo stipite. Il rumore aumenta, si fa più caotico come se qualcuno stesse rompendo della carta, sparpagliando ciottoli, grattando cuscini. Coraggio. Ci vuole coraggio. 
Avanzo. 
Mi allungo. 
Devo vedere. 
Ecco. Il rumore smette. 
Silenzio. 
Accendo la luce, tutto è normale. Ogni cosa è come l'avevo lasciata, anche la notte. Mi sento scema e malata... torno a letto correndo, quasi inseguita, osservata, in pericolo. Mi copro la testa con la coperta e aspetto. Niente. Ma io attendo, fingo di dormire per un tempo lunghissimo. Nulla. La mente inizia a svuotarsi, il corpo si fa molle, le prime immagini confuse di un sogno che sta per nascere mi trascinano via ed eccolo... BUMBUMBUM, il rumore, ancora. 
Questa volta mi rannicchio e lascio che qualsiasi cosa sia si sfoghi. Porta chiusa, gatti nel letto, mazza sul comodino.

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