martedì 19 agosto 2014

Vacanze 2014. Terza tappa.

Ho deciso di tenere memoria di queste mie prime vacanze in camper. Una memoria sottile come un formaggio fuso e rifuso. Scrivo in fretta, tra una buca e un panino. 

Diario di viaggio:  terza tappa.

17-18 agosto 2014

Vivere inclinati di 30° ha i suoi vantaggi:
  •           non bisogna spostarsi, si rotola
  •           da sdraiati si combatte il gonfiore alla gambe senza bisogno dei cuscini
  •           non ci si affanna per recuperare le cose, si attendono
  •           il mondo si osserva da una prospettiva insolita e si vede tutto raggrumato in un angolino.
Certo non sono tutte rose e fiori. Ci si ritrova a dormire in ginocchio, sospinti contro le pareti; quando si fa pipì ci si deve tenere come se si stesse scalando l’Everest e cucinare diventa un’impresa da funamboli: ferma quel pentolino!

Eccoci
Da buoni italiani il nostro primo vero pasto “cotto e mangiato” (citazione dotta eh) è stata una pastasciutta. Quale cliché! Ma non potevamo fare altrimenti. Io e Rebecca abbiamo atteso invano che l’esperto pescatore arrivasse con un bel bottino. Purtroppo l’amicizia e la buona volontà non sono bastate: l’esperto pescatore non è riuscito a procacciare alcun cibo. E’ stato bravissimo invece a ferirsi in profondità il pollice della mano destra nel maldestro tentativo di sradicare una patella da uno scoglio; ed è stato decisamente abile nell'inserire, nel medesimo pollice, un amo accompagnato da un pesetto di quasi due etti. Insomma, niente pesce.

Il camping di Povile era meraviglioso. Non c’era nulla, servizi minimi, pochi alberi e un baretto privo quasi di tutto. La vista però era stupefacente.
Ci svegliavamo la mattina con già la salsedine addosso e la voglia di fare niente. Il sole era pallido e debole, e il mare fatto di invisibili cubetti di ghiaccio. Solo la Barbie ha avuto il coraggio di fare il bagno. “Lei tanto è abituata a fingere felicità”, mi ha confessato Rebecca. Così l’abbiamo punita.

Summer Barbie


Questa prima esperienza ci ha insegnato molto.
Ci sono due cose che un camperista deve sempre avere sotto controllo:

  •           Il denaro,
  •           La merda.
Abbiamo perso il dominio di entrambi.

Quando una casa ha le ruote nasce la nuova e impellente questione delle "impellenze". La necessità di sbarazzarsi dei fluidi e degli scarti che l’uomo-parassita produce è una faccenda seria e di primaria importanza. “Voglio un silos, sì lo voglio un silos per riporvi i frutti del mio corpo”, cantavano Elio e le storie tese…ma ce ne vorrebbero almeno tre.

Prima di rimetterci in marcia siamo andati goffamente alla ricerca del “pozzo delle acque scure” (nome suggestivo) e abbiamo compiuto la nostra eroica impresa. Fallendo.

Sequenza passo a passo, come fossimo ancora lì:
L’amico camperista sbaglia subito a leggere un cartello e scarica un quintale di liquame in una piccola grata a cielo aperto. Tenta di rimediare annaffiando il tutto con una canna dell’acqua per far sparire il grosso. Senza farsi notare spruzza del deodorante per ascelle nell'aria e sventola le mani per disperderlo meglio.
Io mi vergogno.
In tutta fretta, inseguiti dal cattivo odore, andiamo a pagare i pernottamenti. Ennesima piccola sciagura, l'ennesimo servizio non offerto: il pago bancomat. Frughiamo nelle borse, nel cruscotto e sotto i tappetini, raccattando 20 euro in monetine da 5, 10 e 20 centesimi. Li offriamo alle cassiere (ormai sanno chi siamo!) e le salutiamo garbatamente. Ci rispondono sghignazzando, stringendoci la mano e bisbigliando Italiansky…per fortuna non aggiungono idiotisky. Ce lo saremmo comunque meritati! Sono belle così sfacciate e l’idea di lasciare un ricordo indelebile, seppure idiota, mi rallegra.


Faraglioni ruvidi e immortali ci hanno osservato fare le valige e sgommare verso sud, nella speranza di trovare il caldo. Lo abbiamo raggiunto 90 Km più a sud. Ora siamo intrappolati in un camping immenso. L’odore di grigliata e abbronzante sovrasta quello dei pini e dei gabinetti. Bambini di ogni nazionalità hanno qualcosa da urlare e l’acqua è oleosa. Amo la Croazia, ne conosco il fascino e l’apprezzo, ma questo luogo pare un girone infernale. Domani scappiamo.
Le gratificazioni non sono comunque mancate: siamo parcheggiati in piano (è già un successo) e sono riuscita a leggere per un'ora di fila. Rebecca era impegnata a costruire un solido fortino con i sassi. Lo innalzava e cadeva...lo re-innalzava e le ricadeva. Un po' rideva e un po'si arrabbiava. L’ho trovata una grande metafora della vita.

Sul molo tre figuri di tre diverse altezze osservavano i bagnanti con fare critico. Dei vigilantes: il signor pancia tonda, il vecchio culo secco e madama collo lungo. Vicini scomodi della porta accanto, esseruncoli curiosi, rapiti non dall'immenso blu ma dalla fauna locale. Nascosti da vistosi occhiali scuri seguivano gli spostamenti dei costumi, dei culi e delle cosce molli di persone qualunque. Non mi stavano simpatici.

Si dorme
Alla sera il camping ha smesso di essere quell'ammasso fastidioso di rumori e odori e si è trasformato in qualcosa di più cimiteriale. Ora sono le 20.30 e ascolto un austriaco che russa. Mi chiedo se le persone si divertano a stare in vacanza, se abbiano ancora qualcosa da dirsi dopo essersi cotte al sole. Se anche le pause non siano un obbligo. Rebecca cade con il gelato in mano e ci scappa da ridere. E' un momento di felicità pura. Passa subito, così come è arrivato. L’austriaco invece russa ancora.

4 commenti:

  1. Ho disdetto la crociera lungo i fiordi norvegesi, perdendomi la caparra. Sono contento così, dopo aver letto questo spaccato di vita.

    RispondiElimina
  2. splendidooooo!
    ideale per un e-book!
    Progetto:
    Titolo accattivante "vacanze in Croazia a basso costo", già con questo titolo ne vendi 1001 (uno lo compro io)
    Una lunga prefazione distraente, che duri giusto lo spazio di anteprima di Amazon...
    E poi il diario "integrale" e corredato di foto.
    Sarà un successo, diventerai ricca e la prossima estate vai in vacanza in Croazia su uno yach e ... porti pure a noi, anzi solo Marinella, perché io soffro il "mal di mare"!!
    ;)

    RispondiElimina
  3. Davvero molto divertente. Confesso che ho riso leggendo, non sono proprio riuscita a trattenermi. Vi h visto come in un film... Per me uno spasso per voi.... un tormento.
    Sposo il progetto di Flaminia, mare e yacht compresi. E ci portiamo anche l'orsetto ;)

    RispondiElimina

Lascia un commento!